venerdì 16 marzo 2012

un Lampo

Poi un Lampo.
Una frazione di secondo impercettibile in cui ti rendi conto.
In cui senti come una bolla d'aria gonfiartisi nello sterno e poi scoppiare, non lasciando niente...
i giorni successivi fai finta che non sia cambiato niente...
Perchè dentro di te ti convinci che effettivamente non è successo nulla di così eclatante...
Ma il tuo corpo si muovo fuori dal tuo controllo...
L'allontanamento, il silenzio, la voglia di solitudine...

Tu lo sai che sta succedendo...
hai sempre saputo che per quanto grande sia, a volte, semplicemente,
l'amore non basta...
non conta quanto a lungo e con quanta forza siamo disposti a lottare...
l'amore non basta.

ci sono persone,
persone come me, come te...
che hanno sempre avuto paura di rimanere sole...
si circondano di persone non rendendosi conto che la solitudine peggiore,
quella dalla quale non si può scappare,
è quella che si attorciglia alle ossa,
quella che nessuno può vedere...

solo che io...
beh io sono stanca di avere paura...
di lasciare scivolare l'esistenza su un un divano a guardare film scemi...

ho voglia di sentire quel battito primordiale...
perchè solo andando al suo ritmo,
forse un giorno...
riuscirò a non ballare più da sola...

del resto non è la donna che deve guidare, ma è il cavaliere...
ma affinchè si instauri quella fiducia necessaria nella coppia,
beh...
forse è meglio ripassare i passi da soli...

mercoledì 7 marzo 2012

FRAGILE, OPULENTA DONNA

penso alle DONNE oggi.
penso che domani non sia il miglior giorno per celebrarle...
tra perizomi, spogliarelli, grida e alcool le mie parole purtroppo suonerebbero un richiamo morale sgradito.
pernso alle DONNE  e mi guardo in torno,
credendo che il miglior modo per ONORARLE, si penso che sia questa la cosa più bella da fare,
sia raccontare semplicemente quello che vedo, quello che ogni giorno si alzano e fanno al meglio delle loro possibilità, e a volte anche oltre...
vedo donne che vanno a letto all'alba dopo aver ascoltato un figlio strano e triste che non vedono mai...
vedo le stesse alzarsi dopo poche ore e le sento ''trafficare'' in cucina, in bagno, in camera, in sala per lasciare la casa in ordine prima di andare a lavoro...
vedo donne dietro cattedre di licei con studenti sempre meno interessati e interessanti,
sgolarsi ogni mattina parlando di autori latini, greci, italiani... parlando anche di donne come loro... solo di qualche anno fa...
vedo donne ormai sole, sorridere tristemente ogni mattina ad un volto amato, troppo amato, che ormai non c'è più...
le vedo farsi forza preparando il pranzo per i nipoti, chiamando le figlie per ogni piccolo pensiero che hanno voglia, bisogno, di condividere...
le sento sciogliere tra le braccia tanta è la tenerezza che hanno dentro quel guscio rugoso scalfito dagli anni...
vedo donne che hanno fatto della casa e della famiglia il loro lavoro, essere indipendenti a volte di più di quelle che sono stacanoviste instancabili... da loro sai sempre che troverai un the caldo e un consiglio sincero...
vedo donne imprenditrici con mille idee, a volte troppe per star dentro ad una testa sola...
vedo donne piangere e rialzarsi,
ridere e  fermarsi...
vedo donne che pur di stare ore al telefono con un'amica appena conosciuta, rischiano il tumore al cervello...
vedo donne spaventate di fare un passo verso l'ignoto, ne vedo altre che non vivono che di quei momenti...

e poi vedo ME...
specchiandomi non posso far altro che sperare che per ogni DONNA che ho incontrato, incontro e incontrerò, un granello di quella femminilità mi si attacchi alle viscere,
così che un giorno, per quella festa così tanto discussa, potrò sentirmi la festeggiata....

AUGURI MIE FRAGILI E OPULENTE DONNE...