martedì 3 novembre 2015

note da Parigi 1

Parigi. 
da quando sono arrivata, forse questo è il primo momento in cui sto davvero realizzando dove sono, e cosa sto facendo davanti ad una pagina bianca, vogliosa di essere riempita di riflessioni. 
Parigi. 
Io sto vivendo a Parigi. 
non come turista. 
io ho una camera e un  lavoro a Parigi. 
la città che nemmeno nei miei sogni più proibiti ho sognato di vivere diversamente che da turista. 
sono qui. 
la sto respirando. 
la sto vivendo. 
e lei sta vivendo e respirando me. 
esco di casa e mi perdo tra le sue vie, tra le sue voci e le sue parole non sempre comprensibili. 
tra le sue luci... del resto è la ville lumiere.... 
intorno a me si dipanano vite di completi sconosciuti. 
lavoro nel quartiere delle arti. 
vuol dire che qui esiste un intero quartiere in cui possono vivere solo artisti. 
le finestre del cafè dove lavoro, danno direttamente sulla sala prove del Gran Balletto di Parigi. 
La Cafeotheque oltre ad essere un approdo sicuro per qualunque amante del caffè, hipster o no... è anche un porto dove si possono trovare musicisti, poeti, scrittori, pittori....
sembra che tutta l'arte esistente in questa parte del globo, prima o poi passi di qui. 
e io ci sono dentro. 
in pieno. 
per quanto cerchi di stare a galla, non riesco a non farmi trascinare da questo vortice di eccitazione e aspettative. 
so che probabilmente il peggio si presenterà.... 
ma porca miseria sono a Parigi e lavoro nel quartiere delle belle arti! 
vivo sotto la Tour Eiffel e faccio un lavoro che adoro.... 
probabilmente è un sogno. 
probabilmente mi sveglierò nel mio appartamento ammuffito di Milano, per passare un altro giorno a rincorrere qualcosa che continua a sfuggirmi di mano. 

ma per il momento sono a Parigi! 

e come direbbe Woody: 
''che Parigi esista e qualcuno decida di vivere in un altro posto nel mondo, io proprio non riesco a capirlo.''





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