domenica 20 maggio 2012
MELISSA
A 16 anni non pensi alla verifica che ti attende in aula...
A 16 anni non ci vuoi nemmeno andare a scuola...
A 16 anni se tutto va bene e sei una ragazzina solare, ti svegli, ti vesti e vai a scuola pensando che devi troppo raccontare alla tua amica che il famoso LUI ti ha messo 4 "mi piace" sulla pagina di Facebook.
A 16 anni non pensi alla morte.
Alla guerra...
Che non e' quella che studi a scuola, fatta di eserciti di carta e inchiostro che si scontrano per decretare il potere su un territorio colorato di arancione o di verde a seconda del libro....
A 16 anni vivi e basta.
Si certo, quando guardi sulla bacheca di Facebook trovi un sacco di link ispirati che parlano della brevita' e della fugacita' della vita...
Trovi ogni tanto qualche pagina in memoria di ragazzi magari tuoi coetanei morti in malaugurati incidenti... Per malattie....
Ma vai avanti...
Sogni...
Speri...............
E poi un lampo.
E non ci sei piu'.
Non eri malata.
Nessuno intorno a te aveva bevuto, si era drogato...
Qualcuno, premeditatamente,
Ha messo una bomba davanti a scuola...
Che tu magari nemmeno ci volevi andare...
E poi BOOM.
martedì 8 maggio 2012
Parole senza senso e Ligabue
Non capisco perché ci sia sempre bisogno di definire.
Fidanzati, ex, amici, amiche, fratelli, sorelle, genitori,
studenti, lavoratori,
Felici, tristi, innamorati, Stronzi, depressi, disillusi, allegri,
Stupidi, intelligenti, deficienti, interessanti...
Non capisco proprio perché ci sia bisogno di definire...
Sarà il periodo,
Sarà l'estate che sta arrivando,
Sarà la primavera che sta passando...
Ma io adesso non ho proprio voglia adesso di definirmi.
Di definire..
Forse a volte passiamo piu tempo a cercare di capire come spiegare un momento,
Piuttosto che viverlo a pieno...
Certe persone pensano che non voler dare un nome a tutto quello che passa sotto il loro naso,
sia una scappatoia...
Un modo semplice per non esporsi... Io invece credo che a volte l'unica cosa da fare sia
Lasciarla un po' andare...
E vedere come va...
Smettere di perdere tempo a sfogliare il vocabolario e cominciare a guardare , a vivere le cose per la loro essenza... Non per il loro nome...
"che cos'è un nome? Rosa avrebbe con qualsiasi altro nome un profumo Altrettanto dolce" ... Shakespeare...
E allora forse si,
Sto scappando...
Sto correndo...
Assaggio ogni sapore,
annuso ogni odore...
Tocco ogni cosa...
Ascolto ogni suono...
E per il momento va bene cosi...
Mi riempio le tasche di conchiglie,
Di fotografie, Di pezzi di giornale...
Mi porto anche qualche caramella...
Quando troverò il posto giusto, mi fermero' e metterò in ordine....
O forse lancerò tutto per aria e faro' spazio...
E l'unica immagine che mi viene in mente in questo momento, Perché questo pensiero una chiusa la deve pur avere..
E' un signore anziano che entra in casa...
Appoggia il cappello grigio su una statua, Si siede su quella poltrona... Mette su un disco...
Che gratta un pochino nel giradischi... E parte.......
."hai fatto tutta quella strada per arrivare fin qui...
E ti e' toccato partire bambina...
Con una piccola valiga di cartone
Che hai cominciato a Riempire.."
["Il peso della valigia" L. Ligabue ]
Fidanzati, ex, amici, amiche, fratelli, sorelle, genitori,
studenti, lavoratori,
Felici, tristi, innamorati, Stronzi, depressi, disillusi, allegri,
Stupidi, intelligenti, deficienti, interessanti...
Non capisco proprio perché ci sia bisogno di definire...
Sarà il periodo,
Sarà l'estate che sta arrivando,
Sarà la primavera che sta passando...
Ma io adesso non ho proprio voglia adesso di definirmi.
Di definire..
Forse a volte passiamo piu tempo a cercare di capire come spiegare un momento,
Piuttosto che viverlo a pieno...
Certe persone pensano che non voler dare un nome a tutto quello che passa sotto il loro naso,
sia una scappatoia...
Un modo semplice per non esporsi... Io invece credo che a volte l'unica cosa da fare sia
Lasciarla un po' andare...
E vedere come va...
Smettere di perdere tempo a sfogliare il vocabolario e cominciare a guardare , a vivere le cose per la loro essenza... Non per il loro nome...
"che cos'è un nome? Rosa avrebbe con qualsiasi altro nome un profumo Altrettanto dolce" ... Shakespeare...
E allora forse si,
Sto scappando...
Sto correndo...
Assaggio ogni sapore,
annuso ogni odore...
Tocco ogni cosa...
Ascolto ogni suono...
E per il momento va bene cosi...
Mi riempio le tasche di conchiglie,
Di fotografie, Di pezzi di giornale...
Mi porto anche qualche caramella...
Quando troverò il posto giusto, mi fermero' e metterò in ordine....
O forse lancerò tutto per aria e faro' spazio...
E l'unica immagine che mi viene in mente in questo momento, Perché questo pensiero una chiusa la deve pur avere..
E' un signore anziano che entra in casa...
Appoggia il cappello grigio su una statua, Si siede su quella poltrona... Mette su un disco...
Che gratta un pochino nel giradischi... E parte.......
."hai fatto tutta quella strada per arrivare fin qui...
E ti e' toccato partire bambina...
Con una piccola valiga di cartone
Che hai cominciato a Riempire.."
["Il peso della valigia" L. Ligabue ]
giovedì 3 maggio 2012
pensiero
Ma noi siamo davvero fatti per
PIANIFICARE?
PROGETTARE?
ORGANIZZARE?
SCHEMATIZZARE?
ORDINARE?
pensiamoci...
se cosi fosse, se tutto fosse una questione di programmazione, di gestione,
non saremmo semplicemente degli automi?
del resto non si dice che la Ragione risiede nel Cervello
e il Sentimento nel Cuore?
se così non fosse, se bastasse solo la prima, che senso avrebbe
fare del Cuore un organismo del tutto indipendente?
sarebbe stato più logico imputare al cervello anche l'onere
del respiro, del battito, dello scorrere del sangue...
DELLA VITA.
PIANIFICARE?
PROGETTARE?
ORGANIZZARE?
SCHEMATIZZARE?
ORDINARE?
pensiamoci...
se cosi fosse, se tutto fosse una questione di programmazione, di gestione,
non saremmo semplicemente degli automi?
del resto non si dice che la Ragione risiede nel Cervello
e il Sentimento nel Cuore?
se così non fosse, se bastasse solo la prima, che senso avrebbe
fare del Cuore un organismo del tutto indipendente?
sarebbe stato più logico imputare al cervello anche l'onere
del respiro, del battito, dello scorrere del sangue...
DELLA VITA.
martedì 1 maggio 2012
C'ERA UNA VOLTA UN ROSPO...
Io credo che si siano dimenticati di raccontare un pezzo di favola...
Ok,
il Rospo conquista non si sa per quale legge anatomica,
la Principessa, dopo essersi fatto baciare sulla corazza gellosa e umidiccia,
PUFF si trasforma in un Principe...
E vissero tutti felici e contenti.
Fermi tutti.
E' chiaro che manca qualcosa...
vogliamo parlare di quanto può essere oggettivamente complicato il passaggio da Rospo a Principe
nel tempo di un pit stop da Formula uno????
Parliamone.
Tu prima sei un affarino piccolo, verdognolo, con una bocca enorme che serve solo per gracidare,
due occhi che sembrano olive nere sott'olio, hai le zampe storte, sei anche parecchio poroso...
e poi come per magia, sei bello, affascinante, e hai tutte le principesse ai tuoi piedi...
Certo che che saresti scemo a non essere essere felice e contento...
Ma come puoi svegliarti la mattina e nello stato di dormiveglia non sentire ancora le zampe al posto delle mani?
Come puoi non essere terrorizzato di guardarti allo specchio pensando di aver sognato?
Come può non mancarti la timida e tranquilla vita dello stagno..
Dove non eri che un rospo, ma almeno le persone si mostravano a te per come sono realmente?
Sai quando hai quell'incontrollabile voglia di scrivere,
ma fissi il foglio bianco per ore senza riuscire a tirar fuori nemmeno un punto?
ecco...
Sai quando ti svegli la mattina con il petto pesante,
che sembra che ti voglia incollare sul materasso per impedirti di iniziare a vivere?
ecco...
Sai quando ti guardi allo specchio truccata,
e ti senti appiccicata alla faccia la maschera che negli anni ti sei sei costruita?
ecco...
Sai quando sei in mezzo alla gente sorridi come se niente fosse,
e intanto sei terrorizzata all'idea di ritrasformarti nel rospo che eri?
ecco...
Ok,
il Rospo conquista non si sa per quale legge anatomica,
la Principessa, dopo essersi fatto baciare sulla corazza gellosa e umidiccia,
PUFF si trasforma in un Principe...
E vissero tutti felici e contenti.
Fermi tutti.
E' chiaro che manca qualcosa...
vogliamo parlare di quanto può essere oggettivamente complicato il passaggio da Rospo a Principe
nel tempo di un pit stop da Formula uno????
Parliamone.
Tu prima sei un affarino piccolo, verdognolo, con una bocca enorme che serve solo per gracidare,
due occhi che sembrano olive nere sott'olio, hai le zampe storte, sei anche parecchio poroso...
e poi come per magia, sei bello, affascinante, e hai tutte le principesse ai tuoi piedi...
Certo che che saresti scemo a non essere essere felice e contento...
Ma come puoi svegliarti la mattina e nello stato di dormiveglia non sentire ancora le zampe al posto delle mani?
Come puoi non essere terrorizzato di guardarti allo specchio pensando di aver sognato?
Come può non mancarti la timida e tranquilla vita dello stagno..
Dove non eri che un rospo, ma almeno le persone si mostravano a te per come sono realmente?
Sai quando hai quell'incontrollabile voglia di scrivere,
ma fissi il foglio bianco per ore senza riuscire a tirar fuori nemmeno un punto?
ecco...
Sai quando ti svegli la mattina con il petto pesante,
che sembra che ti voglia incollare sul materasso per impedirti di iniziare a vivere?
ecco...
Sai quando ti guardi allo specchio truccata,
e ti senti appiccicata alla faccia la maschera che negli anni ti sei sei costruita?
ecco...
Sai quando sei in mezzo alla gente sorridi come se niente fosse,
e intanto sei terrorizzata all'idea di ritrasformarti nel rospo che eri?
ecco...
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